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Risveglio a Milano - parte quinta

Mercoledì 16 marzo 2011

7:10 A.M.
Che nottata…compaiono già le prime zanzare.
Il Micio dorme beato sul divano. Almeno lui ha dormito bene.

Guardo fuori dalla finestra cercando con lo sguardo la pioggia prevista, ma ci sono solo alcuni nubi. Vabbè, indosso comunque i pantaloni antivento.

Colazione, vestiti, zaino.
Stasera mi toccherà andare da mia nonna a mangiare, compie gli anni. Mi sembra preferibile uscire nudo fuori casa e prendermi un malanno.
Attacco il fanalino e parto.

Anche stamattina si pedala che è una meraviglia.
Entro in Galleria e alzo gli occhi alla cupola, decorata da lucine che richiamano il tricolore italiano. Che splendore, vorrei aspettare fino a sera fermo lì per vedere meglio quelle luci.

All’uscita mi fermo. Poi faccio un sospiro e vado sotto l’acqua. Mi sento stupido, sto bevendo dalla fontanella in pose assurde per colpa dello zaino, ma se semplicemente alzassi la testa e aprissi la bocca sarebbe lo stesso, berrei comunque.
Quanti pensieri.
Guardo la Scala, e le mando un bacio. Sembra che sia fatta apposta per essere bagnata dalla pioggia, sembra che assuma i colori del cielo carico di nubi. Non l’avessi mai pensato, il cielo la mette alla prova e riversa improvvisamente su me e lei tonnellate d’acqua.
Ora sì, che piove.

Fantastico.

Forse sarà l’ultimo acquazzone della stagione…
Corro, corro, corro.
Quanto ti amo, pioggia.

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